sábado, 1 de febrero de 2014

IMU-BANKITALIA, SÌ AL DL: BAGARRE IN AULA. IL MINISTERO: ''NESSUN REGALO ALLE BANCHE''


 Fra l’esultanza di Renzi, la benedizione del Cavaliere e il sollievo di Letta e Napolitano nasce l’Italicum, la nuova legge elettorale. L’intesa fra Pd-FI-Ncd è stata chiusa: il premio di maggioranza (del 15%) scatterà solo se si raggiunge il 37%, mentre per entrare in Parlamento bisognerà superare la soglia del 4,5%. 
Berlusconi ha ceduto all’innalzamento della soglia, poiché il 35% rischiava di essere incostituzionale, ma ha voluto in cambio l’introduzione della norma salva-Lega. Renzi ha ceduto anche sulla possibilità di candidature multiple: lo stesso candidato potrà presentarsi in più collegi. «Niente più inciuci, niente più larghe intese» esulta sui social il segretario dem, che ora vuole lavorare pancia a terra sulle riforme e sul jobs act. L’accordo viene contestato da tutti i piccoli partiti a cui non basta la riduzione della soglia al 4,5%. Per funzionare comunque l'Italicum ha bisogno dell'abolizione del Senato, l’altra riforma promessa da Renzi. Il rischio altrimenti è trovarsi ancora una volta con maggioranze diverse nelle due aule. La modifica costituzionale che abolisce la Camera alta ha bisogno di tempo e questo tranquillizza ilgoverno Letta. «Ora non potranno più dire che voglio il voto anticipato» sottolinea Renzi. Il premier tira un sospiro di sollievo anche per l’approvazione al fotofinish del decreto Imu-Bankitalia. Per la prima volta nella storia repubblicana il presidente della Camera Boldrini applica la famigerata “tagliola” per spezzare l’ostruzionismo 5 stelle e permettere alla Camera di approvare il provvedimento. Una scelta inevitabile a meno di non voler obbligare gli italiani a pagare la seconda rata dell’imu, la cui abolizione era contenuta nel decreto in scadenza ieri. Il ritorno del balzello è stato evitato, ma in aula è scoppiato il caos. Volano insulti, schiaffi e spintoni. Il M5s contesta le norme relative a Bankitalia, definite «un regalo alle banche». Il Tesoro smentisce, ma i 5 stelle non si arrendono e occupano in massa le commissioni. «Da domani è escluso che torneremo in Aula a discutere pacificamente» minacciano. La loro battaglia non si ferma: sul blog di Grillo è stato annunciato per oggi l’avvio della procedura di impeachment per il presidente della Repubblica.
 

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