domingo, 2 de febrero de 2014

ROMA: RUBA LE ELEMOSINE AL SANTUARIO, IL PARROCO LO LO FILMA E POI LO PLACCA IN STRADA



 Stava aspettando quel momento da giorni. E quando finalmente ha visto l'uomo, non ci ha pensato due volte e si è precipitato in strada, correndogli dietro e acciuffandolo. Il ladro ha cercato di fuggire, si è divincolato, ma lui non l'ha mollato un attimo, finché non sono intervenuti i carabinieri. Una scena da telefilm, che però non si è materializzata davanti a una banca, ma in un santuario. Il bandito era un ladro che da parecchio tempo rubava le elemosine destinate alla parrocchia. Ma la cosa più incredibile è che nella parte del paladino della giustizia non c'era un muscoloso poliziotto, ma don Donato le Pera, 53 anni, parroco della chiesa di San Pio V, in zona Aurelia. Insomma, un don Matteo in versione capitolina. Erano diverse settimane che i preti del santuario della Madonna del Riposo cercavano di risolvere il mistero. Da qualche tempo infatti le offerte destinate alla parrocchia sparivano dal bussolotto. “Era strano, ogni volta ci accorgevamo che mancavano dei soldi. Abbiamo capito subito che si trattava di un ladro”, racconta don Donato. Da allora si era fatto di tutto per cercare di cogliere il malvivente con le mani nel sacco. Si era addirittura fatta installare una telecamera nella zona dell'altare. È bastato attendere, e il ladro si è ripresentato. Sabato pomeriggio è comparso di nuovo sul monitor piazzato nella stanza di un sacerdote, il quale ha avvertito subito don Donato. “Sono corso fuori - racconta il parroco -. Ho cercato di bloccarlo. Lui mi ha strattonato e ha cominciato a correre. Allora l'ho seguito”. Nel frattempo don Donato ha chiamato i carabinieri con il cellulare. “Mentre correvo - spiega - davo loro indicazioni su dove mi trovavo. Intanto il ladro continuava a scappare, e mentre correva lanciava le monete delle offerte nei cassonetti”. L'inseguimento è durato circa cinque minuti, poi sono arrivati gli agenti che lo hanno arrestato. Don Donato lo racconta come se fosse una cosa di poco conto, e dice rassegnato: “Ci sono abituato. Prima di trasferirmi alla parrocchia Pio V, circa un anno fa, ero parroco sulla Tiburtina. Lì ne ho viste di tutti i colori”. Non è nemmeno la prima volta che finisce sui giornali. Una volta aiutò le forze dell'ordine a identificare un uomo che aveva picchiato una persona proprio lì, dentro la sua chiesa. “Sono allenato, ormai”, dice ridendo. Anche se da ridere ci sarebbe davvero poco.

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